Bilayer:
il doppio strato che fa la differenza
Membrana di pericardio bovino
La membrana di pericardio bovino Exaflex Bilayer viene utilizzata in numerose discipline mediche che si occupano della rigenerazione e riparazione dei tessuti lesi.
Exaflex è costituita da un doppio strato di fibra collagenica intrecciata multidirezionale. Un lato è estremamente compatto, antiaderente e molto resistente al passaggio dei batteri.
L’altro lato fibrillare costituisce invece un ambiente ideale per la rivitalizzazione dei tessuti, impedendo al tempo stesso movimenti indesiderati della protesi.
Strato compatto e liscio antiaderenziale
Strato fibrillare
Sezione membrana Exaflex al microscopio elettronico.
Anatomia Patologica - Città della Salute Torino.
Le membrane bilayer subiscono una rivitalizzazione da parte del tessuto connettivo endogeno in 3 fasi (fasi di incorporazione e assorbimento di una ADM):
- Nello strato fibrillare migrano i fibrociti che contribuiscono all’ancoraggio della membrana alle strutture circostanti mediante la formazione di una neo membrana che circonda l’impianto.
- I fibrociti migrati nella struttura tridimensionale della membrana bilayer, inizialmente non sintetizzano collagene ma adattano il loro metabolismo per contribuire al mantenimento delle fibre collagene esistenti.
- Dopo alcuni mesi inizia la degradazione della struttura tridimensionale indotta dalle collagenasi. Il collagene viene degradato e sostituito da nuovi fibrociti. La neostruttura è infiltrata e nutrita dai capillari che crescono agevolmente nella matrice tridimensionale.
Grazie alla sua struttura unica a due strati e agli elementi pro-heal, la membrana guida la rivitalizzazione con la corretta sequenza di sviluppo dei tessuti molli e dei vasi sanguigni, proteggendo gli impianti grazie allo strato compatto.
Procedura di elaborazione
Il modo in cui vengono prodotti i biologici è importante quanto la loro origine. Il processo proprietario di deantigenazione applicato ad Exaflex non richiede acetone né etanolo e preserva tutti gli elementi attivi rigenerativi all'interno della membrana.
Proteoglicani, acido ialuronico, fibronectina, elastina e collagene forniscono un serbatoio rivitalizzante, controllando l'infiammazione e favorendo la proliferazione e la migrazione cellulare.
Tutto ciò limitando la quantità di massa biologica impiantata (fino al 50% rispetto alle matrici dermiche) e favorendo l'integrazione anche in caso di scarsa perfusione, mantenendo le massime prestazioni biomeccaniche.
Componenti
Collagene
Componente principale della membrana, costituita da due strati: uno compatto e impermeabile agli agenti esterni e uno multidirezionale, fibrillare, a contatto con i tessuti danneggiati. Lo strato fibrillare tridimensionale è l'ambiente ideale per l'insediamento cellulare e la proliferazione vascolare.
Elastina
Proteina del tessuto connettivo, presente in abbondanza nell'aorta e nei grandi vasi sanguigni in generale. Elemento fondamentale della pelle, rende la membrana estremamente flessibile e facilmente adattabile alla forma della lesione.
Fibronectina
Proteina che funge da ponte tra le cellule che devono attaccarsi alla matrice extracellulare per muoversi e il collagene. I dimeri della fibronectina hanno due siti di legame del collagene e due siti di legame delle proteine di membrana nelle cellule: le integrine. Le cellule aderiscono tramite questo recettore alla membrana di collagene che trasmette loro segnali.
Proteoglicani
Componenti che “riempiono gli spazi”, garantendo resistenza alla compressione. Per la loro organizzazione porosa e idratata, le catene dei glicosaminoglicani consentono la rapida diffusione di molecole idrosolubili e la migrazione delle cellule e delle loro estensioni.
Acido Ialuronico
La sua disposizione all’interno dell'impalcatura gli permette di occupare un alto numero di molecole d'acqua, mantenendo idratazione, plasticità e viscosità. Funziona come un filtro contro la diffusione di batteri e agenti infettivi nel tessuto. Solo le particelle a basso peso molecolare possono passare attraverso le "maglie" di questa rete e diffondersi liberamente nel tessuto.
Applicazioni chirurgiche
L’ambito di applicazione è molto vasto: comprende le ustioni e la chirurgia ricostruttiva, la riparazione dei tessuti molli e della parete addominale e come impianti interni per uso ortopedico nella ricostruzione della superficie delle articolazioni e nella riparazione dei tendini.